- Il sedicesimo
Wrong (DM)
Un pizzico più su del tattoo dedicato a mia madre ed a mia sorella.
Intesa come una connessione intima, provocatoria e rabbiosa -ma nel contempo anche rasserenante-, con quel che doveva essere e, in qualche maledetta maniera, non è stato.
O non lo è stato del tutto.
Fino in fondo, ecco.
Mi fa sorridere la gente che cerca sempre di sminuire la rabbia, facendo intendere che sia fonte di sofferenza ed inutile spreco di energia.
A ben vedere sono poi quelli che si cibano del nulla esistenziale, per non dire altro, altrimenti si fa prima a mettere direttamente una foto.
Grande canzone dei Depeche Mode, con un testo oscuro e profondo:
Un capolavoro, ancor più se letto al contrario, con il senso interpretato in forma antitetica.
Anche qui il letto d’ospedale di Pisa, le luci della sala operatoria, la sensazione di cosa sia la solitudine più spaventosa che si possa provare e la lucidità, nonostante ciò -col nonostante che fa tutta la differenza del mondo, tutta, perché sei pienamente cosciente e consapevole-, di essere in grado di “sentire”, respirare, osare, essere.
E poi, finalmente, di tacere.
In quel meraviglioso silenzio che pian piano si trasforma in aria pura, purissima, dopo decenni di inquinamento emotivo.
Con la rabbia che è lì, a ricordarti che funziona così.
Un monito, imprescindibile e salvifico.
Altro che inutilità e spreco di forze.
Stocazzo.
Clavicola sinistra.
Wrong.
O forse no.
V74