- 1998
Patty Pravo – Notti, guai e libertà
Fine millennio scorso.
Un periodo aureo per la musica tricolore, come ho già ampiamente avuto modo di raccontare nelle recensioni -riflessioni, pardon- di artisti quali 24 Grana, Almamegretta, Casino Royale, Scisma, Alice, La Crus, Avitabile ed altri ancora.
In questa lista non può mancare Notti, guai e libertà, album di Patty Pravo uscito nel 1998.
L’anno prima la poliedrica cantante veneziana era tornata sulle scene dopo uno dei suoi classici periodi di sabatismo, suscitando interessi ed apprezzamenti al Festival di Sanremo con una a dir poco intensa interpretazione di un bel brano vergato a tre mani da Vasco Rossi, Gaetano Curreri (Stadio) e Roberto Ferri: “E dimmi che non vuoi morire“.
Nello stesso periodo la Nicoletta nazionale aveva pubblicato il suo primo live (Bye Bye Patty), ottenendo ottimi riscontri di critica e, soprattutto, di vendita.
Bisogna posizionare la macchina del tempo al 1994, invece, per trovare il suo precedente album in studio, il sofisticato quanto incompreso Ideogrammi.
Patty è un’artista a tutto tondo, raffinata ed eccentrica allo stesso tempo.
I suoi lavori vanno spesso controcorrente e non sempre seguono una logica ben definita.
La sua figura, autorevole e seducente, tende a dominare la scena, prescindendo dalla qualità -non di rado elevata, eh- dell’ascolto.
Notti, guai e libertà è, a parere dello scrivente, uno dei picchi della sua lunga e gloriosa carriera.
Un disco con una straordinaria qualità di scrittura, con una sbalorditiva cura degli arrangiamenti e con un’anima omogenea ed intima.
E d’altro canto se all’interno ci sono opere firmate da Dalla, Bertè, Battiato, Fossati, Guccini, Ruggeri, Vecchioni, Lavezzi e Curreri, beh, non potrebbe essere altrimenti.
Per non parlare dei giovani Baroni, Di Bella e Madonia o del bravo Paul Buchanan, leader degli scozzesi The Blue Nile.
Una marea di classe , quindi, ed oltre cinquanta minuti di ottima musica d’autore.
1 | Les Etrangers |
2 | Strada Per Un’ Altra Citta |
3 | Emma / Bovary |
4 | Angelus |
5 | Baby Blu |
6 | Sylvian |
7 | Per Un Sogno Vincente |
8 | Treno Di Panna |
9 | Una Casa Nuova |
10 | Sweet Love |
Strada Per Un’Altra Citta, scritta da Ruggeri, è il mio pezzo preferito ed è il brano trainante dell’album.
Les Etrangers segue a ruota: composta da Harry Belafonte e riletta da Lucio Dalla, con la voce della Strambelli a donare quel tocco di mistico che intriga e, nel contempo, rilassa.
Non a caso le succitate rappresentano, in ordine inverso, i due primi singoli estratti dall’opera.
Gli altri due sono Emma Bovary (Battiato) e Angelus (Fossati), entrambi all’altezza degli autori succitati.
Anche Baby Blu (uscita in abbinamento con Emma Bovary), Sweet Love (pubblicata insieme a Strada Per Un’Altra Citta), Sylvian e Treno di panna (Vecchioni e Bertè) mi piacciono parecchio.
Per Un Sogno Vincente (Lavezzi) e Una Casa Nuova (Guccini, Curreri) non mi fanno impazzire, al contrario, ma chiudono comunque il cerchio adeguatamente, ci mancherebbe altro.
Perché, come detto, Notti, guai e libertà è veramente un signor album, ricco d’atmosfera e stile, che si insinua garbatamente nei sensi nell’ascoltatore e ne conquista l’ammirazione con veemenza ma senza mai strafare.
Voglio sempre di più,
-Strada per un’altra città-
da te,
da me.
Cosa sono non so,
ma so chi non sarò mai.
Patty Pravo – Notti, guai e libertà: 7,5
V74