- L’unione fa la forza
Pensiero sulla tazza…
La settimana scorsa ho avuto occasione di vedere “Parasite”, al Cinema, come già raccontato.
Gran film, davvero: Oscar, Palma d’Oro, Champions League, Festival di San Remo e Mundialito. Tutto molto bello, non si discute.
Mi intriga l’Asia, ho sviscerato l’Europa, punto le Americhe, adoro 3/4 di Mondo: insomma, viaggiare mi rende vivo.
E vivere altrove, rispettandone usi e costumi ed incuriosendomi a riguardo senza paladinare i cazzi altrui, di certo mi ha reso un uomo più completo.
Migliore no, lì è complicata, ma più completo sì.
Se mi dovesse capitare di campare il giusto e oltre chi amo, spero contemporaneamente di sì e di no, probabilmente lo rifarò pure in futuro, seppur non a tempo pieno.
Con l’Italia comunque in primo piano, però, perché si può amare il Mondo senza necessariamente dimenticare o svalutare le proprie origini, in particolar modo se queste ultime sono alquanto nobili e, ancor di più, se quello che questo Paese Vi ha concesso e Vi concede quotidianamente, altrove non Ve lo darebbero manco avendo a disposizione altre 42 vite.
Se siete convinti del contrario, emigrate pure e Buona Fortuna, di cuore.
Ne riparleremo, quando sarà.
Oggi, Vi prego, remiamo tutti nella medesima direzione.
Perché è giusto, perché è importante, perché non è tutto oro quello che luccica, perché talvolta basta valorizzare una moglie squalificata per ricavarne la migliore delle amanti.
E chi si tromba le mogli altrui, potrà senz’altro garantirVelo.
Non pubblicando commenti, al massimo discutendo in privato di Musica e Calcio, trovo la cosa indifferente, per quel che mi concerne.
Nel frattempo godiamoci tutti insieme questo spezzone di autentica Genialità che dimostra scientificamente quanto sto bistrattatissimo Paese, pur con tutti i suoi immani difetti -ed ancor di più in un periodo quanto mai tosto-, rappresenti il Talento, il Gusto, l’Estro.
Patrimonio dell’Umanità.
Non che mancherebbero esempi clamorosi nell’Arte, nella Musica e in tutto il resto, per carità. Però condensare in un minuto secco la Vita, la Storia, l’Amore, l’Ironia e l’Autoironia, beh, è roba da Titani che rende l’dea più di ogni altra parabola filosofica.
Due giganti assurdi, due vaccone teutoniche da primato e un’atmosfera canzonatoria e leggera, senza i pipponi del politically correct odierno e rispettando tutti i cliché del caso.
Proprio tutti.
W gli anni 80, W i Jefferson, W le differenze non forzatamente indotte e W l’Italia.
Oggi più che mai.
V74